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Melissa P la recensione

Ecco la recensione di Melissa P, un film che parla della passione della giovane Melissa, 15 anni, che si infatua di un ragazzo, Daniele, che la utilizza solamente come un oggetto di desiderio sessuale. Dopo l’estate la vita di Melissa continua con un padre che è sempre via per lavoro e una madre che la considera poco concentrandosi su se stessa. Melissa cresce con la nonna ma nel frattempo diventa ossessionata dal sesso e comincia a concedersi a diversi uomini per poterli dominare.

Il film è stato tratto da “Cento colpi di spazzola” scritto dall’allora sconosciuta Melissa P, un vero e proprio best seller della letteratura erotica italiana e non solo. Le pagine raccontano le avventure sessuale di una giovane donna senza vergogne né tabù. Insomma un libro che parla della sessualità tra adolescenti e riesce a sottolineare come il disagio giovanile a sfondo sessuale non sia una prerogativa solo del sesso maschile.

Emerge sullo sfondo la famiglia di Melissa con una madre sempre troppo distratta che la vede solamente come una bambina priva di impulsi sessuali. Le figure femminili della sua famiglia sembrano soffrire la mancanza di un uomo con un padre assente che riesce a comunicare con Melissa solo tramite telefono. In questo contesto per la giovane Melissa è stato quasi un passaggio obbligato cadere alle lusinghe degli uomini che le gravitano intorno e la corteggiano trascinandola passo dopo passo in una caduta nell’abisso che la porterà a toccare con mano la crudeltà dell’essere umano. Alla fine Melissa reagirà provando rancore e risentimento nei confronti di tutto il genere maschile e maturerà il desiderio di vendicarsi di coloro che hanno interrotto la sua infanzia troppo in fretta facendola diventare adulta.

Ecco quindi che Melissa scopre il piacere del sesso e comincia a riempire un diario nel quale racconta le sue avventure sessuali. L’adolescenza di Melissa è letteralmente dominato dal sesso declinato in tutte le sue possibilità, dall’autoerotismo fino al sesso di gruppo o alle chat erotiche. I dialoghi e gli eventi narrati nel film spesso e volentieri appaiono inverosimili o comunque irreali con il risultato che forse diventa difficile riuscire ad appassionarsi seriamente alla trama. Possiamo quindi definire Melissa P come una serie di sequenze hot che avrebbero dovuto spiegare qualcosa sulla sessualità dei giovani ma che invece finiscono solo per fare ulteriore confusione. La redenzione finale della protagonista appare piuttosto posticcia e artefatta e quasi forzata.

Parlando di film erotici esistono sicuramente molti film decisamente migliori sia per regia che per attori di Melissa P. L’attrice Maria Valverde non ha convinto fino in fondo così come la nonna interpretata da Geraldine Chaplin. Fuori luogo, o comunque non valorizzate, anche le figure di contorno, su tutti Elio Germano e Claudio Santamaria.