Parigi. Il museo erotico chiude i battenti

L’unico museo erotico di Rance sta chiudendo i battenti, hanno detto i proprietari giovedì, dopo che le passioni sono state contrassegnate nella “città dell’amore” per la sua titillante ma sorprendentemente raffinata collezione di manufatti.
Proprio lungo la strada dal famoso cabaret del Moulin Rouge a Pigalle, la chiusura accelera lo scivolo del quartiere più cattivo di Parigi verso la rispettabilità.
I proprietari Jo Khalifa e Alain Plumey, un’ex pornostar, che ha fondato il museo quasi 18 anni fa, hanno detto che il doppio smacco di numeri turistici in calo e gli aumenti degli affitti avevano fatto per il Museo Erotico di Parigi.
“Non abbiamo mai avuto alcun sostegno né dallo stato né dalla città di Parigi”, ha detto Khalifa all’AFP. “Anche se va detto, non potrei mai immaginare che i politici ci sostengano.”
Ha detto che tutta la sua collezione, comprese le sue sedie d’amore e un famigerato automa musicale francese del XVIII secolo di una coppia in flagrante, sarà venduta quando le porte chiuderanno domenica.
Il banditore Bertrand Cornette ha descritto la vendita come “eccezionale”, dicendo che la collezione del museo era un “tour mondiale di arte erotica, un panorama unico di costumi e culture” attraverso le loro inclinazioni e feticci sessuali.
Tutto, da una foresta di falli a oggetti sudamericani basati su genitali femminili, a una pipa thailandese a forma di uomo, un membro maschio disteso andrà sotto il martello.
Gran parte della collezione di 2000 oggetti, tra cui il suo oggetto più antico, una lapide in marmo del XVIII secolo del dio indù Vishnu proveniente da un tempio tantrico indiano, proviene dall’Asia.
“Le rappresentazioni erotiche nell’arte sono molto rare”, ha insistito Cornette, “e sarebbe molto difficile mettere insieme questa collezione” che è stata accumulata in tre decenni.
L’asta comprende anche molti disegni e fotografie della “Belle Epoque” di fine ‘800, quando la città era considerata la capitale mondiale del piacere.
Ci sono anche oggetti presi dai bordelli legali della Francia o “case chiuse” che furono chiusi dopo la seconda guerra mondiale.
Ma l’oggetto più costoso dovrebbe essere una moderna scultura in bronzo di una donna che fa l’amore con un robot, che si stima ottenga 8.000 euro (8.800 dollari). Khalifa ha detto che come quasi tutte le attrazioni turistiche in Francia, il numero di visitatori è diminuito drasticamente a causa dell’ondata di attacchi terroristici negli ultimi 18 mesi.
“Non c’è motivo per cui dovremmo essere risparmiati che … non ci lascia altra scelta che vendere la nostra collezione”, ha detto.
In una toccante nota in calce, saranno anche venduti diversi disegni di Georges Wolinski, uno dei fumettisti uccisi durante l’attacco alla pistola negli uffici della rivista satirica Charlie Hebdo nel gennaio 2015. L’artista, noto per il suo senso dell’umorismo impertinente, era stato un sostenitore del museo. Insomma, è la fine di un punto di riferimento a Parigi che avviene peraltro in un momento in cui la capitale francese è scossa anche da forti agitazioni politiche, vedi i Gilet Jaunes.