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Un affare da sbirri

Prostitute on the street

Era incredibilmente bella. Doveva essere un vice-poliziotto. Ho guardato i suoi fianchi ondeggiare ad ogni passo, le sue grandi tette senza bretella oscillare sensuali. Era impilata e nera come il carbone. I suoi tacchi, i tacchi a spillo, erano almeno di sei pollici.

Ha bussato alla porta del mio camion e l’ha aperta. Sapevo che avrei dovuto bloccarlo. “Ehi tesoro, sei solo? Vuoi compagnia?” “No, sto bene.”

“Dai Honey, un grande camionista come te, vuoi un po ‘di divertimento, eh? I’m Sharon” Ho notato che stava cercando di salire sul camion, forse qualcuno le stava dando dei problemi.

“No, grazie, sto solo aspettando il mio turno, ci sono solo altri due camion davanti a me, quindi avrò finito in meno di un’ora, grazie comunque.” Era riuscita a salire sul sedile del mio camion. Era insistente.

“Oh, andiamo, so quanto si arrabbia il camionista, bloccato nel camion per giorni e giorni, non tornando a casa dalla moglie, lascia che ti aiuti con quello”

“Mi prenderai una vacanza?”

“No tesoro, ma per cento euro puoi fare TUTTO quello che vuoi con me, ti lascerò avere il mio culo grosso, ti lascerò anche sculacciare. Puoi succhiare il mio grosso grasso culo e le tette e succhierò il tuo cazzo come se non ci fosse un domani, e tu puoi scoparmi tutte le volte che vuoi. Si chiama Around the World. “

“È grandioso, ma non ho cento euro con me, un po ‘troppo per me.” Potevo vedere la delusione sul suo viso, ma lei era determinata ad andare fino in fondo. “Che ne dici di succhiarti e scoparti fino a renderti felice, ti farà dimenticare di aver speso i soldi?”

“Mi dispiace cara, non ho soldi”

“Allora cinquanta”

“Cara, ti rendi conto che ci sono una mezza dozzina di ragazzi all’angolo che ci guardano, giusto?”

“Devono solo aspettare il loro dannato turno! Che ne dici di un pompino per cinquanta euro? Dai un’occhiata alle mie labbra da succhiacazzi, Sai che sono brava, vero?”

“Mi dispiace, non ho neanche cinquanta euro, mi ha beccato una brutta giornata.”

“Prendo Visa e MasterCard!”

“Oh sì, Tesoro, non sono tanti cinquanta euro per un pompino?”

“Beh, che diavolo, che ne dici di venti europer un lavoro a mano?”

“sei molto attraente. Con con questa insistenza che ti ritrovi dovresti vendere immobili, ma per l’ultima volta, no grazie, esci dal mio camion.”

“Bene, la mia ultima e ultima offerta, per cinque euro ti farò sentire l’odore della mia figa” Ho sospirato. Dannazione.

“Immagino di doverti questo allora.” Le ho dato un biglietto da cinque euro. “Sei in arresto, hai il diritto di rimanere in silenzio. Hai il diritto di un avvocato”

“Sono un poliziotto!”

“Sono un investigatore in incognito, e stai rovinando un colpo di droga. Sarai una cameriera al metro se rovini tutto questo, ora stai zitta e ascolta, stai per sbattere la testa su e giù. Bene.”

Le ho dato uno sguardo pieno di passione. Ha messo la testa sulle mie ginocchia e la mano sul mio inguine, per puro caso ne sono sicuro.

“Santo cielo, il tuo cazzo è duro!”

Anche se eravamo entrambi sotto copertura quella cominciò a succhiare il mio cazzo e anche i ragazzi vicino si misero a guardare e a ridere. Continuò fino alla fine e dalla radio arrivò una sonora risata. Aveva lasciato il canale acceso e tutti in centrale avevano sentito quello che era successo.

Ehi, dopo il lavoro, vuoi andare a fare un giro? Non posso ancora permettermi cento euro. Ma posso comprare un paio di birre, forse”

Avrebbero concluso quell’incontro con del buon sesso tra poliziotti.